6 16 minuti 4 anni

Terminata anche la Sesta giornata di Copa de la Superliga con tante sorprese ed emozioni. E la grande novità delle dirette di Sportitalia: finalmente il futbol argentino viene valorizzato a dovere anche nel nostro Paese.

Newells Union0-0
CentralCBA Estudiantes1-1
Gimnasia ATucuman2-0
Patronato Huracan0-1
Banfield Lanus2-0
Velez Independiente1-0
GodoyC River1-6
Sarmiento DefensaYJ3-1
Colon RCentral0-0
SLorenzo Aldosivi1-2
Boca Talleres1-2
Arsenal Platense0-0
Racing Argentinos1-0

Classifica Gruppo A

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Classifica Gruppo B

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Vince il Banfield il Clasico del Sur (anche se…), come anche il River, a passeggio a Mendoza. Aumenta il distacco il Velez nel ‘semi clasico’ con l’Independiente. Perdono clamorosamente Boca e San Lorenzo, con il Ciclon ora davvero in crisi. Prima del Mono Burgos a guida del Newells contro l’imbattuto Union.

Ecco sono andate le partite più interessanti della fecha:

Banfield 2-0 Lanus

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El clasico del Sur era iniziato bene per il Banfield già dalla previa della partita, quando decine e decine di sostenitori del taladro avevano dimostrato il loro affetto accompagnando con cori e fumogeni il pullman della squadra fino al Florencio Sola. Sul campo poi, il Lanus si era fatto preferire per organizzazione di gioco e per attitudine. Zubeldia aveva interpretato meglio l’incontro mettendo più pressione alla difesa non sempre irreprensibile del Taladro. Nella ripresa i sottili equilibri venivano spezzati da Pons che perforarava due volte l’incolpevole portiere Morales, approffitando delle amnesie della difesa Granate. Era il colpo del ko per il Lanus che crollava al tappeto terminando la gara addirittura con l’uomo in meno. La gioia dei giocatori Banfield al fischio finale poteva esplodere per la conquista del clasico numero 124. Almeno in campo, perchè al fischio finale ci si rendeva conto che il giovane Tanco era stato utilizzato per gli ultimi 10 minuti nell’incontro, nonostante fosse stato espulso nel campionato Reserva. Subito si attivava l’azzeccagarbugli granate per la richiesta di vittoria a tavolino. Clasico fino alla fine, dentro e fuori la cancha.

Velez 1-0 Independiente

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All’ingresso in campo delle squadre il Velez srotola lo striscione per ricordare l’anniversario della scomparsa di Emmanuel Alvarez, il ventunenne tifoso del Fortin, barbaramente ucciso nel 2008 a colpi di arma da fuoco da ignoti. Emozionati i familiari, invitati per l’occasione a bordo campo.

Gara interessante tra due delle realtà più in forma dell’ultimo periodo. E’ sfida al vertice, Prima contro seconda del girone e il pareggio è il primo pronostico che può venire in mente. In fondo, dividere la posta senza farsi troppo male è un buon compromesso per continuare senza troppi danni nella corsa in Copa. E infatti in campo si materializza l’equilibrio tra le due squadre, con nessuna delle due che veramente prende le redini dell’incontro. Abram però, a otto minuti dalla fine, spezza l’incantesimo, mandando di testa in fondo al sacco un delizioso invito di Giannetti, il centrale difensivo con licenza di attaccare. E’ l’1-0 all’83’che spinge il Rojo a dare il tutto per tutto per riacciufare il pareggio nei minuti finali.

E quasi ci riesce l’Independiente se il sinistro velenoso di Blanco non si stampasse clamorosamente sull’incrocio a Hoyos battuto. Menendez sul rimpallo prova a ribadire in porta ma la spedisce alta. E’ questa l’ultima occasione della partita, vince il Fortin che si riappropria del primo posto, rimanendo imbattuto dopo sei partite nonostante anche la non utilizzazione di Centurion e Alvarez, ancora non al meglio della condizione. Il Velez di Pellegrino non sarà spettacolare come quello di Heinze ma è decisamente cinico e concretizza al massimo gli errori altrui. Giannetti dietro fa un partitone, come pure Orellano, aspettando Almada, ultimamente in chiaroscuro. Arriva così il secondo 1-0 consecutivo a Liniers, che a Pellegrino non sembra dispiacere più di tanto. “Abbiamo avuto due partite molto difficili contro squadre veloci e, anche se abbiamo vinto al minimo, abbiamo tenuto la porta imbattuta e questo è un buon segno che la squadra è attenta. Vogliamo continuare a crescere”.

Godoy Cruz 1-6 River Plate

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River e Godoy uniti con la camiseta di Angileri. In settimana il giocatore è stato colto da un lutto familiare.

Doveva riscattarsi il River, dopo il pareggio amaro nel Superclasico e dopo la sconfitta nella quarta giornata contro la ‘cenerentola’ Argentinos. Già attardato in classifica, ci si attende un segnale che in qualche modo possa invertire la tendenza che inizia a essere pericolosa per arrivare nei primi quattro. Con la difesa ai minimi termini (Pinola, Casco, Angileri, Rojas e Montiel indisponibili) el Muneco conferma la difesa a 4 con la conferma di Maidana, nota positiva nella gara contro il Boca. Bastano così 6 minuti a Borrè per appoggiare in rete un facile invito di Suarez (ma che verticalizzazione Palavecino!) e sbloccare il punteggio per il vantaggio River. Che poi raddoppierà dopo dieci minuti, triplicherà dopo quindici… insomma dopo al 22′ la Banda ne ha già fatti quattro. Troppo River per questo Godoy? Sicuramente. Di certo non c’è l’opposizione di un Tomba che già dal primo minuto è in confusione totale. Umiliazione historica con il dt Gallego Mendez che non può far altro il mea culpa in sala stampa. “Non abbiamo fatto neanche lontamente di quello che avevamo preparato, oggi abbiamo toccato il fondo. Sono venuto qui a parlare solo per dovere, sebbene mi vergogno molto.” Che dignità Gallego!

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La famigerata classifica ‘promedios’

In tribuna alcuni tifosi (autorizzati) del Tomba contestavano il presidente Mansur per l’indecente prestazione, tanto da far intervenire la polizia. Per il River allenamento utile per la crescita dell’autostima, con Santos Borré che grazie al poker, diventa massimo goleador dell’era Dt di Marcelo Gallardo. Il colombiano a fine gara ha la lucidità necessaria nel rivolgere un pensiero fraterno anche ad Angileri, in settimana rimasto orfano di padre. Il 6-1 è un risultato che, anche se maturato contro la corazzata River, deve far accendere l’allarme a Mendoza. Il Godoy deve rimediare alle deludenti passate stagioni cercando di guadagnare più punti possibili in questa e nelle prossime. Dal prossimo anno torneranno le temibili retrocessioni, sarebbe cosa utile iniziare a guardare fin da ora la classifica promedio.

Sarmiento 3-1 Defensa YJ

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Per come sono andate le cose, fa un certo effetto ripensare quando giovedì scorso il Sarmiento informava della positività di -nientemeno- di 13 tesserati positivi tra giocatori e staff tecnico (tra cui l’allenatore Mario Sciacqua). Si ipotizzava un naturale rinvio della partita, ma era la stessa squadra de Junin che premeva per giocare nonostante le defezioni. Con mezza difesa -e portiere- all’esordio in Copa dal primo minuto, il verde non si perdeva d’animo e passava in vantaggio grazie al tiro ‘della domenica’ di Torres scagliato da oltre 50 metri. La frittata la faceva il portiere Unsain che controllava malissimo il pallone, il quale dopo una carambola nel palo si infilava in rete.

Errore gravissimo dell’arquero (già il terzo in sei partite) che dava il vantaggio -insperato- al Sarmiento dopo appena quattro minuti. Senza l’indisponibile bomber Briaian Romero il Defe si spingeva in avanti alla cerca del pari ma subìva ancora una volta il gol di Torres che suggellava l’ottima prestazione con il raddoppio su rigore. Il terzo arrivava in contropiede con Quiroga, in combinazione sempre con l’ogni presente Torres che sigillava la vittoria, nonostante il gol della bandiera di Bou su penal. Che dire? Prima vittoria del Sarmiento nella Copa de la Liga e seconda battuta d’arresto per l’Halcon. Con il comunicato di giovedì, che a giochi conclusi sembra qualcosa di preparato.

San Lorenzo 1-2 Aldosivi

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Niente da fare. Il San Lorenzo può vantare il record di campione mondiale di masochismo. Mancano come il pane al Ciclon i tre punti nella Copa de la Liga. Ebbene, non solo non arriva la vittoria ma addirittura la sconfitta beffarda nei tempi di recupero. Ci si aspettava un miglioramento delle prestazioni, visto anche il successo nella partita Libertadores, in settimana. Si è assistito al nulla più completo nel primo tempo, al super gol di Grahl (Aldosivi, scondo dopo il gioiello analogo su punizione contro il Colon)nei minuti di recupero del primo tempo, al pareggio agonìco di Di Santo al 92′ e alla sconfitta skock arrivata al 96′. La panchina di Dabove diventa ora incandescente con il Ciclon, ormai virtualmente eliminato dalla Copa de la Liga, che fa acqua da tutte le parti. “Farò un passo indietro il giorno in cui vedrò che sto facendo del male alla società” ha detto il tecnico fine gara. Per il momento vedo che la squadra sta migliorando nonostante le difficoltà. Non ci preoccupano 3-4 risultati negativi“. Ha detto a fine gara Dabove.

Prepariamoci ad assistere a un’altra settimana di passione con la sfida di Copa Argentina col Defensa y Justicia, che precederà l’importantissimo impegno Libertadores del 7 aprile, ultimo ostacolo prima dell’approdo al tabellone principale. E per giunta contro il Santos, sub campeon Libertadores. Gia scritta la sentenza? Per carità no, ma occorrerà la prova dell’orgoglio: quattro gol fatti e dieci subiti, forse, non sono solo un caso. L’Aldosivi? Gago vince con una magia di Grahl e di Villalba, ma è innegabile che va a vele spiegate il processo di crescita del Tiburon sotto la mano del Pintita. Sentite il difensore Shunke (ex Estudiantes) a fine gara: “A me incanta ciò che il dt ci chiede. E’ un futbol diverso, di posizione, di possesso. Fernando ha un un idea molto chiara e noi ci stiamo impegnando per fare ciò che ci chiede. E’ molto paziente con noi, speriamo di non deluderlo.”

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Borré grazie al poker di gol raggiunge la vetta dei capocannonieri. A secco Andrada e il pulga Rodriguez

Boca Jrs 1-2 Talleres

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E’ difficile affrontare l’argomento Boca a sette giorni dal Superclasico e da quattordici dal 7-1 inflitto al Velez. Si torna di colpo alle settimane più buie, quando la squadra non faceva vedere nessuna traccia di gioco o quantomeno faceva una fatica dannata a fare 3 passaggi di fila. Si ritorna alla difesa a 4 che spiazza un pò tutti dopo il dignitosa prova dei 3 dietro contro il River. Nel primo tempo il Boca prova a proporsi ma sempre disordinatamente e senza un’apparente logica. La T capisce che può osare e inizia a lavorare sui fianchi i padroni di casa. Il Xeneize perde di colpo tutte le certezze quando Andrada fa la seconda follia nell’arco di una settimana, rinviando a casaccio. Questa volta però non c’è Lopez che toglie le castagne dal fuoco, Aouzqui non perdona ed esulta mitragliando tutti, come promesso in settimana tramite social dall’amico Mora, ex bandiera del River. La situazione si complica quando anche in squadra esplode la follia di Fabra che reagisce con una manata in faccia a Izquierdoz, dopo un rimprovero di quest’ultimo. Cali intelligentemente non reagisce, ma immaginiamo cosa possa essere stato lo spogliatoio azul oro nell’intervallo.

La ‘furbata’ di Zarate

La ripresa, grazie agli innesti più offensivi di Russo, appare migliore per il Boca dal punto di vista dell’attitudine e della pericolosità. Ma il Talleres regge e nonostante l’autogol di Santos (solo così il Boca poteva pareggiare e grazie anche la ‘furbata’ di Zarate nel posizionare la palla nell’angolo), arriva al 94′ la beffa più nera. Valoyes (partitazo assieme a Navarro a centrocampo) sfrutta la stessa amnesia difensiva xeneize del Superclasico e concede all’eqipo di Cordoba la seconda vittoria consecutiva alla Bombonera. Notte fonda per il Boca, alle prese con una difesa ancora improponibile, ma soprattutto con una indolenza che ora inizia a preoccupare. Serve la scossa con la prossima contro l’Independiente, con Russo che giustamente inizia a preoccuparsi “Sono preoccupato non riuscire a mantenere i livelli individuali di ogni giocatore partita dopo partita. Così le prestazioni ne risentono. Oggi non la considero una stata una battuta d’arresto ma temo che non riusciamo a mantenere un livello accettabile. Bisogna affrontare le partite in modo ordinato, non disperato”.

Tutti i gol della Fecha 6

Racing Club 1-0 Argentinos Jrs

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Si potrebbe fare un copia e incolla dei racconti delle settimane scorse per raccontare la prestazione di lunedi notte. Niente è cambiato nulla nel gioco dell’Academia, nel senso che il Racing non fa vedere uno straccio di lavoro tattico, con i tifosi che, col passare delle settimane, stanno seriamente rivalutando il lavoro di Beccacece, criticato all’epoca per un’identità di gioco mai del tutto dimostrata. Tuttavia arrivano anche questa settimana i tre punti grazie a Miranda su assist di Maggi (finora attancante pibe rivelazione), anche se è l’Argentinos a sfiorare più volte il colpaccio ad Avellaneda. Nonostante la precarietà del sistema di gioco, Pizzi si sfrega le mani grazie alla quarta vittoria consecutiva tra Copa della Liga e Copa Argentina che fa balzare il Racing addirittura al secondo a pari merito con Estudiantes, Cordoba Central e Banfield, a un punto davanti al River.

C’è tanto c’è da migliorare e in fretta, dato che settimana prossima arriva la rivincita di Supercopa contro i millonarios, con il pensiero dello scorso 5-0 che fa già tremare i tifosi racenguisti. “Stiamo andando avanti, nonostante ci siano tante cose da migliorare, ma tuttavia siamo in crescita, giocando con l’intensità e la concentrazione che la partita richiede. I giocatori hanno dimostrato di identificarsi con ciò che proponiamo, è un processo di apprendimento, ma sanno che possono dare di più. Sono molto contento della vittoria, ci posiziona bene in classifica. Dobbiamo continuare su questa strada.” ha detto il Dt, sperando che contro il Muneco basti.

Curiosità

PROSSIMO TURNO:

Attesissima rivincita della Supercopa Argentina nel prossimo turno tra River e Racing. EstudiantesSan Lorenzo e IndependienteBoca sfide da non perdere, come pure DefensaVelez. (Pseudo) clasico interzonal: TalleresGodoy Cruz.


calcioargentino.it

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