Prima conferenza per la prima avventura come primo allenatore di Germán Adrián Ramón Burgos, meglio conosciuto come ‘el Mono’ Burgos. Inizia un nuovo importante capitolo per la Lepra di Rosario.
C’è curiosità per la prima conferenza del Mono Burgos nel predio ‘Bella Vista’ del Newell’s Old Boys. Fa caldo a Rosario ma c’è una leggera brezza che ristora quando la lancetta più piccola tocca mezzogiorno. Germán si presenta con gli occhiali da sole, con mascherina nera, su felpa nera. Sembra più un buttafuori che il nuovo Dt leproso.
Tutto è pronto, el Mono si accomoda dietro al tavolino, forse troppo piccolo per le sue dimensioni, ma non ha troppa importanza. Sono le 12 e 34 e ufficialmente inizia la sua nuova avventura.
“Sono venuto qui perchè questo club ha una grande storia, ho scelto il Newell’s per Bielsa, Martino, Maradona e Messi. E anche perché tanti anni fa debuttai in questo campo, dove ci salvammo dalla retrocessione.” (riferendosi alla sua prima avventura di portiere col Ferro Carril Oeste)
“Ho trovato una società sana, molto seria, con una struttura europea. Ho capito che dovevo venire a dare una mano alla squadra per uscire da una situazione che si stava facendo complicata”.
“Sono felice di essere tornato in Argentina. Il coraggio si diffonde più velocemente della paura ed è quello che faremo, saremo una squadra coraggiosa. Io sono un uomo con le spalle forti, niente mi spaventa, prendo il peso della squadra e vado avanti “, ha detto il nuovo comandante rojinegro, in riferimento probabilmente alle prossime elezioni del club.
TÁCTICA “I moduli nel calcio sono tanti, si studiano, si imparano, ma bisogna far giocare la squadra secondo le proprie esigenze, secondo i propri giocatori, non secondo un pensiero schematico. Siamo pronti a giocare con qualsiasi sistema.”
“Sono appassionato di calcio, tattica, strategia, quando abbiamo iniziato a parlare con i dirigenti ho iniziato a prepararmi per questo momento. Poi in allenamento abbiamo iniziato a correggere le cose che non mi piacevano. Ho visto che la squadra era molto lunga e molto larga. Abbiamo dovuto lavorare velocemente in queste situazioni e poi implementare un sistema tattico in grado di contrastare una squadra come l’Unión, che è una delle migliori del nostro girone. La squadra non l’ho ancora decisa, sono sicuro che domani (oggi ndr) si saprà quando uscirà la lista dei convocati”.
GARRA “Stiamo parlando con i giocatori, ho sottolineato che per giocare queste partite dobbiamo giocarle come se fossero finali, l’impronta che voglio vedere è quella. Dobbiamo giocare da squadra con grinta e dimostrarlo, magari attingendo dalla storia e dalla genetica del Newell’s per queste finali “. Maxi Rodríguez? “Quando c’ho giocato contro, non mi piaceva tanto, eheh. È un tuttofare, capisce tutto al volo, è intelligente, ci aiuterà nella posizione che sceglieremo più adatta per lui in partita”
PLANTEL “Penso a tutti i giocatori, non qualcuno in particolare. Società, staff, dirigenti, impiegati, siamo tutti nella stessa barca. Tutti quelli che hanno questo scudo sul petto avranno la possibilità di giocare. Ho detto agli allenatori delle inferiori di starci vicini, di vedere gli allenamenti, siamo un plantel aperto a tutto. Vogliamo recuperare quella meravigliosa mistica che il Newell’s ha da sempre. Abbiamo bisogno di giovani, puntiamo a integrare la prima squadra i pibes delle serie inferiori “.
VUELTA “L’accoglienza è stata molto buona, gioia, buoni sentimenti che si ‘muovono’ tra le persone. Sono felice di essere tornato. Il calcio argentino non cambia mai. Anche senza pubblico non sarà mai un allenamento, è sempre presente il sentimento emotivo del fútbol argentino.”
ATLÉTICO “L’Atlético è casa mia e a un certo punto tornerò, non so quando. Lo vedo come il favorito per vincere il campionato, senza dubbio, ha fatto una primo parte pazzesca e lo sappiamo che Real e Barça non getteranno la spugna. Ha una buona posizione in classifica e la squadra necessaria per essere campione. È quello che voglio, ho tanti amici lì “.
Allenatori come mèntori? “Non vorrei citarne uno in particolare, le mie referenze sono state diverse, ma Bielsa è sicuramente uno tra questi”. (E qui probabilmente tutti gli impiegati si fanno il segno di croce al pronunciamento del nome ‘Bielsa’..)
E termina rispondendo a una domanda, forse trabocchetto, sul suo collega rivale del Rosario Central: “El ‘Kily? Cristian es mi amigo, pero hoy estoy pensando en Unión“.
Buen trabajo Mono!
calcioargentino.it