Mesi terribili al Racing Club de Avellaneda, affettivamente parlando. Dopo il recente addio di Diego Milito arriva anche quello (atteso) del Licha Lopez. Che non trattiene le lacrime.
Momenti commoventi ieri al predio Tita Matussi nell’ultima conferencia di Lisandro ‘Licha’ Lopez. Il capitano di mille battaglie saluta i tifosi e annuncia il suo addio dal Racing. Non si ritita dal futbol el Licha, consapevole, che il club si prepara una rivoluzione dell’anno zero dopo l’arrivo del nuovo Ds Capria (al posto di Diego Milito) e del nuovo allenatore Pizzi (al Posto di Beccacece, dimessosi per fedeltà al Principe). Lisandro farà le valigie e andrà a ‘svernare’ nell’Atlanta United, convinto dal suo grande amico e coach della squadra, el ‘gringo’ Heinze.
Lacrime e commozione. Questi i due elementi principali della conferencia de prensa. Lisandro non trattiene le lacrime e non potrebbe essere altrimenti: lascia il club del suo cuore dove è cresciuto da ragazzino, calcisticamente e umanamente parlando, e dove ha debuttato nel calcio professionistico. Oggi per lui è davvero un giorno difficile da vivere.
LISANDRO ‘LICHA’ LOPEZ: “Come già annunciato ieri, oggi sono qui per annunciare il mio addio al Racing. Per concludere la mia seconda tappa all’istitucion, dopo cinque anni meravigliosi, con momenti spettacolari e altri difficili, ma comunque orgogliosi“.
“Ho pensato davvero a lungo su questo, ma dietro questa sofferta decisione c’è un esaurimento fisico e soprattutto, mentale. Ho deciso di concludere questa tappa al club. In questi cinque anni ho dato davvero tutto, quello che avevo e quello che potevo, oggi però si conclude quest’avventura. Sono qui per annunciarlo e per ringraziare. Ho sempre preso un impegno al 100% e ho sempre preteso un impegno al 100% da me stesso e dai miei compagni. Oggi non sono più in grado di garantire questo dovere e se non posso darlo, non posso nemmeno pretenderlo dai miei compagni. Ecco perché oggi annuncio il mio ritiro dal club“, ha detto el Licha. “Sento che non posso impegnarmi come prima, come mi è sempre piaciuto fare, Soprattutto dal punto di vista mentale. Non posso proprio dire cosa farò del mio futuro, perché non abbandono, ma sarebbe irrispettoso parlare qui di un altro club“.
“La partenza di Diego (Milito, ndr) non ha niente a che vedere con questa decisione, già ne parlavo con lui, con Víctor (Blanco, presidente) e con alcuni compagni di squadra. Tutto quello che posso dire ai tifosi è grazie” dice il capitano. “Come vedo il Racing? Vedo il club impeccabile su tutti i punti di vista. Questo è un club spettacolare, solido, dalla dirigenza alle serie inferiori. Ha un gruppo di giocatori ineguagliabili, almeno dal punto di vista della mia esperienza di giocatore“.
“Ritornare al Racing un giorno? Perchè no? Non ci ho pensato ma tutto può essere. Magari in un altro ruolo, non come allenatore. La mia porta sarà sempre aperta se un domani ci sarà un interessamento della società, che coinciderà con i miei piani, non lo escludo affatto “.
“Ai tifosi, più che grazie, non riesco a pensare a nient’altro. ‘Parlavo’ sempre con loro, rappresentandoli nel campo, il modo migliore per farlo. Li ringrazio dal più profondo del mio cuore, ho dato loro tutto me stesso.”
“Oggi per me non è un giorno triste, perché parto con grande tranquillità e dopo aver lasciato tutto … “, e si commuove. “Sono venuto qui per realizzare un sogno, me ne vado grato e soddisfatto “, ha detto tra le lacrime.” Mi mancherà non venire più qui e non allenarmi e giocare, è così. Sono grato e felice di aver trascorso questi cinque anni nel club della mia vita, giovedì sarò qui a salutare tutti i miei compagni, uno per uno. Addio.”
El Licha Lopez ‘nasce’ calcisticamente al Racing dove fa tutta la trafila nelle giovanili, fino al giorno del suo debutto in Primera Division il 14 giugno 2003. Dopo 26 gol in 71 presenze arriva la chiamata del Porto (2005) dove si fa apprezzare per le sue qualità e dove, nella stagione 2007/08, diventa il capocannoniere della Liga portoghese. Dopo aver vinto, grazie anche alla genialità del mister Ferreira, 4 Campionati portoghesi consecutivi, 2 coppe del Portogallo e 1 Supercoppa portoghese, passa al Lione dove rimane per 3 anni e dove, con la direzione di Claude Puel, vince 1 Coppa di Francia e 1 Supercoppa francese. Dopo le brevi parentesi in Qatar col Al-Gharafa e in Brasile con l’Inter de Porto Alegre, ritorna al Racing Club nel 2016, undici anni dopo il suo addio.
“Vengo para cumplir mi sueño de salir campeón con esta camiseta” disse al suo ritorno ad Avellaneda e puntualmente nel 2018/19 conquista la Primera nella Superliga argentina e della Copa de La Superliga -la copa di lega-, sotto la guida dell’amico dt Chacho Coudet. El Licha Lopez è stato la bandiera del club, il punto di riferimento calcistico e umano di compagni, dell’Istituccion e dei tifosi. Un leader carismatico, impossibile da sostituire. Con l’addio di Milito e Lopez a distanza di pochi mesi, termina il periodo horribilis del tifoso Racing. Un difficile compito ora attende la dirigenza (appena rieletta) del Racing Club di Avellaneda.
Hasta siempre grande Licha!