L’Argentina cambia marcia. Ieri il presidente della Nazione Alberto Fernández è apparso in tv assieme al governatore Kicillof e al sindaco di Buenos Aires Larreta per riferire alla popolazione una nuova fase per la lotta al Covid-19. Il nodo cruciale è il territorio dell’AMBA, l’area municipale di Buenos Aires, da inizio mese regredita alla fase 1 per il continuo aumento di contagi.
“A partire da domani (18/7) fino al 2 agosto torneremo gradualmente alla vita normale” dice il presidente.
“Ci troviamo in una fase dove il virus è ancora presente ma la velocità del contagio risulta rallentata. E ciò lo dimostra anche la progressiva diminuzione di letti in terapia intensiva. Tutti gli sforzi che abbiamo compiuto non sono stati inutili e per quanto ci siamo sentiti isolati, abbiamo potuto salvaguardare tutti risultando uno dei paesi con il minor numero di morti al mondo. Tratteremo tutto secondo la precarietà che il virus ci impone, e se sarà necesario si tornerà alla fase 1.”
Più specifico Larreta: “La città avvierà un piano globale e graduale di apertura per abituarsi a convivere con la malattia a partire da domani. Dobbiamo lavorare insieme per poter riaprire le attività in totale sicurezza” ha sottolineato il capo della città. “È un momento molto difficile, ma non sarà per sempre. La prima fase consisterà in due settimane. Riapriremo i negozi locali. Parrucchieri e avvocati potranno lavorare. L’attività fisica riprenderà da lunedì prossimo.”
FÚTBOL Sospiro di sollievo dei clubs quando Larreta ha pronunciato le parole magiche ‘l’attività fisica riprenderà da lunedì prossimo.’ Che succederà adesso? Martedì prossimo è prevista una riunione attraverso Zoom tra il presidente dell’AFA Chiqui Tapia, il presidente della nuova Liga Profesional de Futbol Marcelo Tinelli assieme ai presidenti delle società di Primera e al comitato scientifico nazionale. Naturalmente l’ordine del giorno sarà il ritorno del futbol in Argentina. Si dovranno applicare i protocolli di prevenzione al contagio, iniziando in maniera graduale gli allenamenti a ranghi ridotti.
BIELSA Ieri finalmente la bella notizia: Marcelo Bielsa ha vinto la sua battaglia. Dopo lo smacco della Championship dell’anno scorso, finalmente ieri è riuscito a portare il Leeds in Premier League dopo un’attesa di 16 anni. Alla notizia, i social in Argentina sono letteralmente impazziti, tributando a Marcelo l’affetto represso di un’intera nazione. Per non parlare dei tifosi Whites, radunatisi attorno all’Elland Road. È abbastanza curioso come Bielsa sia l’amato denominatore comune tra i due popoli, da sempre ai ferri corti. Inglesi e argentini stregati dal Loco, è un qualcosa che fa pensare. Da entrambe le parti c’è la consapevolezza di trovarsi davanti a un genio del futbol, è questa la sua unicità più amata. D’altronde il Dt di Rosario è un argentino atipico. Riservato, elegante, con un gran carisma ma sempre con una grande umiltà. È un ambasciatore innamorato del futbol e lo dimostra ogniqualvolta scende in campo. Che davvero non possa essere un messaggero di pace tra le due nazioni per l’inizio di una nuova distensione a livello politico, noi ce lo auguriamo di cuore.
BOCA Questione rinnovi. Per Zarate c’è finalmente la fumata bianca per proseguire in Xeneize un altro anno con clausola di altri 6 mesi. Per Tevez il prolungamento sarebbe pura formalità ma ancora non c’è la conferma che conta. Appare improbabile che Carlitos possa mollare la maglia azul oro e che la dirigenza si lasci scappare la bandiera degli ultimi anni. Per questo la sensazione è quella che si stia lavorando sui dettagli per raggiungere la soddisfazione di entrambe le parti. Nel frattempo il mercato Boca presegue senza troppi colpi, nonostante siano accostati ogni giorno al club giocatori più inverosimili. Puro humo.
RIVER Il River Plate è sotto la lente d’osservazione per i suoi gioiellini. Borré è accostato alla Lazio, Montiel sarebbe nelle grazie del Bayer Leverkusen, club tedesco vecchia conoscenza dopo i colpi Alario e Palacios. E il River deve vendere. Anche Scocco ha lasciato Nuñez per tornare a casa, destinazione Newells. Ora per Gallardo, se davvero se ne andasse Santos Borré, la priorità sarebbe rafforzare l’attacco, magari pensando al chino Romero, capocannoniere dell’Independiente della scorsa Superliga. Nel frattempo el muñeco Gallardo ha rifiutato l’offerta del Flamengo dopo l’uscita di Jorge Jesús, di ritorno al Benfica. O il River o.. l’Europa.
VELEZ Alla fine Ricky Centurión è rimasto al Velez, l’unico club che ha mosso denaro per convincere il Racing Club, proprietaria del cartellino. C’era anche il Boca nella lista degli interessati, ma per bocca dello stesso Wachiturro non c’è mai stata una vera e propria trattativa.
E per finire l’ufficialità di un rinnovo che sa di ennesima sfida. Fernando Gago, dopo esser stato operato al crociato del ginocchio destro il 10 febbraio scorso per l’ennesima volta, ci riprova. Ha firmato col Velez il prolungamento fino a dicembre 2021. Che roccia Pintita!
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