San Martín de Tucumán e Atlanta sono sul piede di guerra contro la Federazione Argentina (AFA) e minacciano il ricorso al TAS.
La pandemia ha creato non pochi problemi al sistema fútbol mondiale sconvolgendo tutto ciò che era programmato. Dai tornei nazionali a quelli continentali il calendario è stato stravolto, posticipando o facendo terminare anzitempo le varie competizioni.
STOP A questo proposito, il 27 marzo 2020 appare come giornata storica per il futbol argentino. Il presidente federale Chiqui Tapia dichiara ufficialmente conclusa la stagione calcistica argentina. In testa ai due gironi di B Nacional (la serie b) San Martín e Atlanta possono così festeggiare anzitempo l’ascenso in Primera. O forse no, dato che l’entusiasmo dura poco a causa della ‘glaciale’ nota dell’AFA: ‘Le promozioni, si legge, dovranno essere decise sul campo attraverso un sistema di playoff, quando le condizioni sanitarie permetteranno di nuovo il ritorno al fútbol’.
REGOLE Per avere un’idea più approfondita dell’entità del papelón bisogna prima capirne le regole. Le retrocessioni in Federal A/Metro B (a seconda delle affiliazioni) sono già state definite, mancano solo le promozioni. Come mai? Per colpa del complicato formato della B.
In Nacional da quest’anno sono stati creati due gironi da 16 squadre l’uno. L’ultima squadra dei rispettivi due gruppi retrocede mentre solo due club vengono promossi. Un posto promozione proviene dallo spareggio tra le due prime dei gironi mentre l’altro a seguito di un playoff, la cui vincente sfida in finale la perdente del primo spareggio. È vero, non sono davvero argentini se non si complicano le cose.
TAS? Non c’è niente da fare. Ai dirigenti delle due squadre continuano a ronzare in testa le due famose parole: stagione conclusa, con i playoff che in questo contesto, appaiono come i cavoli a merenda. E con il regolamento Conmebol e Fifa che darebbe ragione ai ‘ribelli’: ‘Le promozioni e le retrocessioni si determinano a stagione conclusa’ si legge nelle carte delle confederazioni. Di conseguenza le possibilità di appellarsi al Tas sono reali anche se bisognerà aspettare di vedere che succederà a pandemia conclusa, quando ad Ezeiza si tornerà a parlare dello scottante argomento.
Colpa della pandemia? Anche, ma non solo. L’emergenza del periodo ha certamente determinato una situazione abbastanza complicata da affrontare, ma certo è che l’AFA non perde una sola occasione per arruffare il tutto e complicarsi la vita.
E la domanda è sempre quella: come può continuare sul campo un torneo già dichiarato concluso dalla stessa federazione? Claro.
calcioargentino.it