Nella struttura clinica dove risiede Carlos Bilardo è stato riscontrato il temibile COVID-19 e ha iniziato a far paura. Finora 1 morto e otto contagiati.
L’allenatore campione del Mondo 1986 sta bene. Si trova da qualche tempo in una casa di cura geriatrica dove è accudito notte e giorno da personale sanitario. El Narigón, 82 anni, presenta da tempo una patologia neurovegetativa, la sindrome di Hakim-Adams che gli provoca una sorta di demenza patologica. Deve essere assistito e seguito tutto il giorno.
Ieri in clinica è stato dato l’allarme: secondo i media locali il Coronavirus avrebbe fatto una vittima. Una donna di 80 del secondo piano della struttura (Carlos è al sesto) è deceduta con sintomi associabili al Covid-19. Inoltre vi sono otto contagiati: quattro pazienti e quattro dipendenti. Già si sono attivati protocolli per contenere il virus attraverso l’isolamento interno. La direzione sanitaria aveva già denunciato il contagio il 2 giugno e ispettori del ministero della salute erano interventi per osservare la regolarità dell’attuazione delle linee guida. Per adesso Bilardo non è in pericolo, al recente tampone è risultato negativo e la sua salute, assicurano, è buona.
Preoccupazione logica per i familiari che da due mesi non possono visitare Carlos causa quarantena. Suo fratello Jorge, qualche giorno fa in un’intervista a Radio Provincia aveva parlato così del Narigón: “Carlos è nel suo mondo e devi parlargli solo di calcio. Non sa cosa sta succedendo fuori, non conosce la realtà o la data in cui vive, se è 25 o se è mercoledì. Ma se vai a trovarlo e ti riconosce devi sempre parlargli di calcio.“
Ma cosa fa tutto il giorno ‘el doctor’ alla clinica? “Mangia, si lava, si cambia da solo e si sottopone alla riabilitazione. È molto ben curato ma non può ricevere visite da due mesi. Guarda sempre e solo fútbol in tv fino a tarda notte. Qualche tempo fa ti faceva diventare matto, fútbol tutto il giorno. Non abbiamo mai conosciuto una chiesa o un museo, niente, solo campi da calcio.” assicura Jorge.
Nelle ultime ore in realtà la famiglia è riuscita a comunicare con lui tramite telefono e.. “alla domanda di come si sentisse mi ha risposto che gli faceva schifo il gioco della Bundesliga..” ha detto ieri, quasi ridendo, il fratello intervistato.
In conclusione Bilardo per adesso sta bene, è ben seguito e fortunatamente non è troppo consapevole della realtà. Speriamo di cuore riesca ad oltrepassare anche questo ostacolo, dopo che l’anno scorso superò brillantemente un’emorragia cerebrale, causata sempre dalla malattia.
Da parte nostra gli facciamo un grande in bocca al lupo in questo periodo difficile. Fuerza Narigón!
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