Senza dubbio, uno dei sentimenti che più condiziona la vita degli argentini, è la pasión por el fútbol. Non solo perché ci distrae dalla realtà sociale attuale, ma perché per l’argentino “futbolero” il calcio è tutto… Se la tua squadra vince, può essere la tua migliore settimana, mese, semestre o anno. Se le cose non vanno bene può essere il peggior giorno, mese o anno della tua vita. Siamo così, non abbiamo una via di mezzo.
Da lunedì a venerdì, parliamo ovunque e a ogni momento di fuorigioco, delle sostituzioni fatte e quelle che si dovevano fare, del gol sbagliato di quel giocatore, della grande parata del portiere, diamo cattedra di come fare un piano tattico manco fossimo allievi di Guardiola. Arrivato il fine settimana sospendiamo le riunioni, diventiamo irreperibili al lavoro o usciamo prima, tutto per la nostra squadra, il nostro unico amore.
Dopo l’eterna pausa di stagione, è tornata la Superliga, sono tornate le emozioni, le speranze, la voglia di andare allo stadio. La voglia di rivedere la tua squadra è indescrivibile, più che emozione, la parola giusta potrebbe essere Illusión. Arrivano le gioie e le tristezze, le vittorie che ci gonfiano il petto, e le sconfitte (o pareggi) che ci amareggiano per tutto il giorno.
È stata una settimana piena di sentimenti contrastanti per il popolo Bostero e la “nuova Bombonera”. Sono stati effettuati rimodellamenti e ristrutturazioni importanti: tra le altre, la pittura esterna dello stadio, l’installazione dell’illuminazione a LED, la rimozione il display che contava la permanenza del Boca in prima divisione (sigh) e la rivoluzionaria rimozione dei pannelli nel terzo anello e nella platea bassa. Sì, Boca in stile europeo, con una sola recinzione che separa i giocatori dall’inferno. Una nuova esperienza di vivere el templo, in High Definition.
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Nuova sfida per Russo
Il debutto del Dt Miguel Angel non è stato memorabile. Dopo un’accettabile pretemporada, la squadra si ripresentava a livello di giocatori (tranne per Daniele, che ancora piango..) come quella lasciata del “Lechuga” Alfaro, però con defezioni importanti: Andrada infortunato e Capaldo e Mac Allister entrambi alla Selección Sub 23. Finalmente si è ricominciato a giocare alla Bombonera la settimana scorsa nel clasico contro Independiente. Il Boca iniziava la partita muy bien, usciva dagli spogliatoi per “mangiarsi” il Rojo di Avellaneda. Grande pressing in difesa e giocatori aggressivi nel mezzo e in avanti faceva ben sperare. Il punto di svolta, ahimè, capitò con l’espulsione del Cali Izquierdoz dopo soli 24 minuti. Da lì in poi si è giocata tutta un’altra partita che di colpo diventava “inguardabile”, terribile direi, dove avrebbe potuto vincere sia il Boca, ma molto più l’Independente, se non fosse grazie a Marcos Diaz, in sostituzione di Andrada, lesionado.
La partita terminava 0 a 0, con un sapore amaro per entrambi, ma probabilmente più per il Boca, per aver perso l’occasione di arrivare a 1 punto dal River. Probabilmente lo ‘sfogo’ e la consolazione che hanno trovato gran parte dei tifosi, è stata senza dubbio l’espulsione di Pablo Perez, insultato e fischiato per tutta la partita. È stata la prima partita di Pol Fernandez, tornato al club che l’ha visto nascere e crescere.
Purtroppo c’è da registrare una triste notizia. Il talento di MacAllister non è passato inosservato al Brighton, proprietario del pass, che ha deciso di richiamarlo in Inghilterra prima di giugno. È una grossa perdita per il Boca, il quale poteva definitivamente esplodere nel xeneize.. Speriamo almeno di riuscire a recuperare gli infortunati e poi quel che sarà, sarà.
È risaputo che alla Boca non si può mai passare una settimana in pace. Possiamo battere anche il Real Madrid nel Mondiale per Club, ma troveranno SEMPRE qualche polemica per fregarci da soli. L’ha vissuto in carne e ossa il Tano Daniele de Rossi, qundo, appena arrivato nel quartiere di La Boca è stato oggetto di false voci di storie d’amore e altre stupidità…
La “Bombonera” Mario Kempes
Per ordine del Ministero della Sicurezza, il Boca poteva (finalmente!) andare in trasferta con pubblico ‘visitante’ allo stadio. E come previsto, il Jugador N° 12 si faceva sentire prima, durante e dopo la partita.
Con uno spettacolo degno di una finale, l’arbitro fischiava l’inizio della partita. Il Boca faceva subito fatto capire che partita voleva fare, dando segnali di solidità e compattezza sin dal primo minuto. Ancora una volta i giocatori entravano nella cancha a “mangiarsi” il rivale: E’ questo il vero spirito Xeneixe!
Nel primo tempo totale controllo del club della Ribera senza troppo incidere, fino a che il portiere Diaz, con un assist fantastico, (ne aveva fatto uno simile nell’amichevole pretemporada Vs Atlético Paranaense) lanciava perfettamente el “Toto” Salvio, che da quasi metà campo riusciva ad eludere i giocatori della “T”, dando l’assistencia a Villa che segnava. Golazo de Boca estratto dal manuale del perfetto contropiede.
1 a 0 con un dominio assoluto. Buon gioco e senza che i cordobesi generassero troppi pericoli. Si godeva parecchio. Di più quando Marcos Diaz usciva in presa alta e lanciava un’altra volta lungo per il contrattacco. Villa correva verso la porta avversaria e arrivato in area, faceva segnare Carlitos per il 2 a 0 con la ‘pelota de la muerte’. Risultato che sembrava ormai acquisito lapidario, ma…. se non vinciamo soffrendo, non vale!
Giochiamo bene, generiamo molto ma sbagliamo troppi gol. Non possiamo soffrire così tanto per vincere le partite. Sarà una sfida per Russo lavorare per essere più cinici, per non far riaprire le partite. Infatti in meno di 10’ il Talleres, dapprima riduceva le distanze segnando l’1-2, e poi motivati dal gol, attaccavano fino all’ultimo minuto per pareggiare.
Dopo gli eterni 6 minuti di recupero, l’arbitro fischiava la fine di una partita MOLTO IMPORTANTE per il Boca, che ci permetteva di rimanere a 3 punti dalla vetta mettendo pressione su di LORO. Molte le sensazioni contrastanti, ma alla fine il bilancio è positivo. Questa è la strada, con un Villa che inizia a giocare come Mbappé, ma che lì davanti alla porta a volte sembra Flaco Schiavi.. per quanto sprecato.
Continuare a lavorare per vincere la Superliga e prepararci a vincere la Septima: così sì saremo tanto felici.
Aguante Boca Querido!
Di Lucas Alcaraz
calcioargentino.it